8 Ergebnisse.

La nuova raccolta di Roberta Dapunt si snoda intorno a una serie di nuclei: il dolore come esperienza personale, come natura umana, come indignazione per le vicende collettive, siano le guerre, i migranti, il virus o la violenza sulle donne; e il silenzio, anzi, i silenzi, che non devono nascere da costrizione ma dallo stupore, dal pianto, dalla contemplazione; le sensazioni del sacro, visioni, odori, suoni; e la scrittura con la sua potenz...

Gedichte über die Endlichkeit des menschlichen Körpers und dessen Beziehung zum Körper der Sprache. In ihrem preisgekrönten Lyrikband Synkope bezieht Roberta Dapunt die poetische Auseinandersetzung vermehrt auf den eigenen Körper. Seine Gebrechlichkeit und seine Unsicherheiten werden in den Gedichten sowohl zum Spiegel von individuellen Befindlichkeiten als auch zur Reflexion gesellschaftlicher Zusammenhänge. Wie Dapunt dabei die Spannung zwi...

Verse aus Worten und Stille, die die Geheimnisse des Alltags und der Krankheit ergründen. Die Gedichte dieses Lyrikbandes kreisen um das Thema Demenz. Sie lässt den Menschen zu einem Anderen werden und erschwert die Möglichkeit des Austauschs, ja macht ihn fast unmöglich. So wird die Zwiesprache mit Uma, was im Ladinischen Mutter bedeutet, zur Anrufung eines weiteren, vervielfachten Du, von dem jedoch keine Antwort kommt. Es ist ein schmerzhaf...

Nauz", ladinisch für "Futtertrog", ist eine Sammlung von Gedichten und Schwarzweiß- Fotografen, die sich dem bäuerlichen Leben im Gadertal in Südtirol widmet. "Nauz" versinnbildlicht den Alltag im Jahreslauf. Die eindringlichen Bilder vom Schweineschlachten zeugen von großem Respekt gegenüber dem Ereignis und sie vereinen sich poetisch mit den Texten über die Natur, die ländliche Arbeit, die Gemeinschaft mit den Tieren und allem Kreatürlichen....

Dalle precedenti raccolte di Roberta Dapunt abbiamo imparato a conoscere la vita del maso, i gesti ancestrali della sua gente e degli animali, e poi i silenzi della malattia, lo svanire della mente nell'Alzheimer eppure la capacità di resistenza della vita nella relazione fra persone legate fra loro dalla forza dei luoghi e degli affetti. Una poesia in direzione del sacro, cercato nelle piccole cose, ma anche inquieta, in costante tensione fra...

Prima traduzione in italiano a cura dell'autrice. Accompagnano i versi immagini fotografiche delle varie fasi della maialatura, secondo la tradizione alto atesina. Conclude l'opera un "discorso semplice alla lingua". Entrano atmosfere e silenzi, presenze e assenze di un mondo rurale arcaico.

I versi di Roberta Dapunt, che alternano parole e silenzi in modo così semplice e così sapiente, sono sempre un dialogo col sacro, un sacro che si manifesta nei misteri del quotidiano. E il primo mistero di cui si tratta in questo libro è la demenza, il malato di Alzheimer, una forma di Altro inconoscibile, sospeso in un luogo apparentemente metafisico, ma nello stesso tempo persona, corpo, snodo di concentrazioni affettive. Ecco dunque il con...

I versi di Roberta Dapunt si snodano tra angoscia e armonia. Da un lato c'è un percorso tormentato attorno a inquietitudini religiose, preghiere che non placano, immagini di morte, dall'altro il senso di sacrale purezza che risiede nella terra, nei ritmi della natura, nella vita di montagna e nei suoi riti che legano insieme le persone, i loro gesti senza tempo, gli animali il silenzio. Ne risulta un passo irregolare, febbrile e pacato insieme...